Il MoVI – Movimento di Volontariato Italiano esprime una forte preoccupazione sul DDL Sicurezza che sarà presto all’esame del Senato. Siamo convinti che la sicurezza dei cittadini sia un bene primario, ma temiamo che alcune delle norme previste dal DDL colpiscano persone in situazione di disagio e mettano a rischio persino alcuni aspetti operativi del volontariato italiano e la sua capacità di proposta rispetto alle istituzioni.
Per questo ci permettiamo di fare appello al Presidente della Repubblica perché ascolti e valuti, come di consueto, la voce di chi in Italia si occupa di solidarietà.
Per parte nostra, approfondiremo i temi sollevati dal DDL Sicurezza coinvolgendo le Associazioni e le Reti del Volontariato e mediante appositi gruppi di lavoro tecnici e chiederemo di essere auditi dalla Commissione del Senato che discuterà in prima istanza il DDL Sicurezza.
Questo pacchetto di misure introduce nuove fattispecie di reato e aggravanti rispetto a reati esistenti. Ci preoccupano le nuove norme che sembrano finalizzate a non consentire proteste e dissensi nonviolenti rispetto alle politiche dei governi.
Ci preoccupa che il divieto di acquisto SIM impedisca ai migranti privi di documento valido in Italia, di mettersi in contatto con le famiglie rimaste nei paesi di origine.
Ci colpisce inoltre la decisione di abolire la pena differita per le detenute madri, che non tiene conto della vita dei bambini piccoli costretti a crescere in condizioni di grande disagio.